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Tra i banchi alla scoperta di lettura e scrittura

di Rosa Tiziana Bruno
Indire, L’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, ente del Ministero dell’Istruzione 
Anche tre autori di Icwa coinvolti della ricerca di Indire che è sfociata nel libro “Immaginare, scrivere, narrare”, edito da Carocci
Lettura e scrittura è il binomio che sta alla base di una ricerca scientifica di Indire, L’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, ente del Ministero dell’Istruzione lettura, di cui dà conto il volume appena uscito ‘Immaginare, scrivere, narrare’, Carocci Editore, acquistabile in libreria e negli store online.
La lettura insieme alla scrittura, infatti, accompagna l’infanzia nelle forme più variegate.
Ma l’esperienza infantile è soltanto l’inizio di un percorso lunghissimo, perché nell’intero arco della vita ci capiterà di leggere e scrivere. Entrambe le attività rimandano a immaginari fantastici e inusuali, e ci affiancano nel cammino verso i luoghi dove speriamo di arrivare, sostenendo la nostra ricerca di risposte. Possiamo leggere molto oppure limitarci a brevi articoli in rete, ma sempre la lettura, nelle sue diverse forme, farà parte della nostra vita.
E lettura chiama scrittura, in un gioco di riflessi che ne amplifica il legame.
Possiamo scrivere in vari modi, limitandoci alla lista della spesa oppure arrivando a creare romanzi, e dalla nostra scelta dipenderanno i benefici che ne trarremo. Il modo in cui decideremo di farci accompagnare dalla lettura e dalla scrittura, i benefici e la gioia che ne trarremo, dipenderanno molto dal modo in cui da piccoli ci avviciniamo ai libri.
A questo punto viene spontaneo chiedersi: cosa può influire sulla nostra decisione? La scuola può guidare bambini e ragazzi alla scoperta della scrittura nelle sue forme più creative?
I ricercatori Raimonda Maria Morani, Cristina Coccimiglio e Federico Longo hanno indagato il rapporto tra scrittura e creatività, nei diversi ordini e gradi della scuola italiana, provando a scoprire i variegati approcci che lo caratterizzano.

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Le librerie italiane all’estero: sentirsi a casa lontani da casa

Penny J. Rimau
Curiosando nelle librerie specializzate in testi in italiano di Bruxelles, Parigi e Londra, per italiani all’estero ma non solo. Con tante attività rivolte ai bambini
Siete mai entrati in una libreria per sentirvi a casa?
Foto: Pietro e Jacopo di Piolalibri
Avete mai percorso gli scaffali ricolmi di romanzi, saggi, libri fotografici, guide turistiche, albi illustrati e avete di colpo pensato che il rumore del mondo potesse fermarsi concedendovi una tregua il tempo di scegliere un libro?
Ebbene, immaginate adesso di essere soli all’estero. In un paese in cui si parla un’altra lingua, che sta pian piano diventando anche la vostra. La famiglia è lontana e voi siete partiti per inseguire un amore, un sogno, un lavoro, un capriccio. E forse avete avuto figli con stranieri affascinanti ed esotici che, per amore vostro, hanno anche imparato a non mettere il ketchup sulla pasta. Ma adesso i bambini vi parlano in un italiano maccheronico con contaminazioni locali e voi provate un grande senso di solitudine.  
Dove trovare italiani come voi o italiofili innamorati della cultura del nostro paese? Dove sentirsi meno soli?
Dopo aver avuto la grande gioia di intervistare i titolari di tre librerie italiane all’estero, posso adesso dirvi che uno dei grandi catalizzatori della comunità italiana fuori dai nostri confini sono le librerie.
Sia Jacopo e Pietro di Piolalibri a Bruxelles (https://piolalibri.be ) che Ornella di The Italian Bookshop a Londra (https://www.italianbookshop.co.uk ) mi hanno raccontato storie di nostri compatrioti che si sono innamorati frequentando le loro librerie. Ornella ha anche accolto tanti, tantissimi ragazzi partiti all’avventura a Londra che entravano in libreria da lei con l’aria spersa di chi viene a cercare una parola amica. E, consigliando loro libri e letture, Ornella li ha accolti, coccolati e spesso trattati come figli.
Patrizia e Sirio de La Tour de Babel (http://librairieitalienne.com ), storica libreria italiana a Parigi, testimoniano di come la libreria sia da sempre stata una fucina di idee e di incontri e di come i lettori abbiano in parte influenzato la scelta dei libri in vendita.
“Molti dei libri che si trovano sugli scaffali sono il frutto dei consigli dati negli anni dai clienti e quindi rappresentano le scelte dei nostri lettori oltre che le nostre, dalla fondazione della libreria nel 1984 ad oggi: una sorta di patrimonio comune che unisce gli italiani in Francia e i cugini d’oltralpe” mi ha detto Sirio.
In queste librerie, avamposto della cultura italiana, continuano a intrecciarsi le storie dei titolari con quelle dei clienti in un arricchimento reciproco che contribuisce a mantenere viva la nostra lingua all’estero. Piolalibri nasce nel 2000, fondata da Nicola, un piemontese che vuole ricreare a Bruxelles l’atmosfera delle vinerie con piccola ristorazione tipiche di Torino (le piole). Nel 2007, lo spirito piemontese si arricchisce con l’arrivo di un modenese D.O.C.: Jacopo. La libreria di sposta nella zona delle istituzioni europee e continua a promuovere la diffusione dei libri insieme ad altri due grandi ambasciatori della cultura italiana nel mondo: il cibo e il vino. L’idea resta quella di creare un angolo di casa per gli expat italiani e, negli anni, l’offerta della libreria si arricchisce di eventi di vario tipo: dai concerti alle presentazioni di libri ai laboratori di scrittura e lettura per bambini. Grazie al passaparola di scrittori e artisti e ai mille contatti dei titolari, Piolalibri diventa uno dei posti principali in cui presentare nuove uscite editoriali.

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Storie in valigia – letture animate per i bimbi italiani di Amburgo

di Francesca Parenti
È un progetto di Silvia Ferioli e Francesca Parenti, nato nel 2018 con lo scopo di promuovere parallelamente la lettura e le competenze in lingua italiana dei bambini italofoni di Amburgo.
Storie in valigia è nato per offrire ai bambini italo-amburghesi delle occasioni di contatto con l’italiano.Partendo dalle storie vogliamo avvicinarli alla lingua italiana e contemporaneamente alla lettura; creare dei momenti in cui possano sperimentare il piacere di parlare e ascoltare l’italiano al di fuori della famiglia, e al tempo stesso imparare ad apprezzare la lettura come attività condivisa e divertente.
Vogliamo accendere la scintilla, piantare quel seme che un giorno potrà fare di questi bambini degli amanti della lettura e dei parlanti attivi d’italiano.
Nei nostri incontri presentiamo e leggiamo un albo illustrato, facciamo una piccola attività legata al tema della storia – a volte una discussione, altre un gioco o un lavoretto creativo.
Concludiamo l’incontro mettendo a disposizione dei bambini e dei loro genitori altri albi da sfogliare o leggere in autonomia. Per la lettura utilizziamo varie tecniche coinvolgendo i bambini, facendoli diventare ascoltatori attivi e stimolando la produzione orale e la rielaborazione delle storie lette. Ci piace molto leggere a due voci e abbiamo sperimentato con successo il Kamishibai e letture bilingui.
Seguiamo da vicino il mercato editoriale dedicato all’infanzia e per le nostre letture animate scegliamo con cura albi illustrati e racconti di alto spessore. Proponiamo alcuni classici della letteratura internazionale, ma diamo anche molto spazio alle novità editoriali cercando di valorizzare il lavoro delle case editrici indipendenti. Il progetto si inserisce nella rete di iniziative amburghesi per la promozione della lettura, facendo anche riferimento alle esperienze di associazioni italiane.

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