ICWA dice NO all’Editoria A Pagamento (EAP)
Abbiamo redatto un documento di opinione in cui affermiamo con decisione la nostra posizione contraria all’editoria a pagamento, in tutte le sue forme. La Dichiarazione d’opinione sull’editoria a pagamento (EAP), redatta dall’ICWA – Italian Children’s Writers Association – intende:
- essere una netta presa di posizione dell’associazione contro l’EAP;
- fare chiarezza sull’annosa questione delle pubblicazioni a spese degli autori;
- esporre le ragioni della contrarietà dell’associazione a qualunque contratto di edizione con contributo e a qualsiasi altra forma similare.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, le forme indirette di contribuzione possono essere:
- il pagamento diretto delle spese di stampa;
- nebulosi rimborsi spese a favore dell’EAP;
- l’obbligo di acquisto di copie cartacee o digitali della propria opera o di altre;
- le spese di editing, promozione, eccetera…
Lo scrittore è un professionista della filiera editoriale, un “produttore primario” di contenuti che spetta all’editore, attraverso la sua imprenditorialità, valorizzare e promuovere, se riconosce il valore intrinseco di un’opera.
All’autore, in quanto professionista, deve essere riconosciuto un compenso, regolamentato dalla vigente normativa del diritto di autore, e in nessun modo l’autore deve farsi carico economicamente del rischio imprenditoriale dell’editore.
L’editoria a pagamento, inoltre, poiché non fa business sulle vendite del libro ma sui pagamenti dell’autore, raramente si impegna per la sua successiva promozione e distribuzione, e spesso non effettua nemmeno una selezione o un editing accurato delle opere, contribuendo a saturare il mercato con prodotti mediocri, a discapito della filiera editoriale più virtuosa.
Disclaimer
La presente dichiarazione di opinione rappresenta la visione dell’Associazione ma non quella dei singoli soci e non è impositiva in nessun modo verso il comportamento dei singoli soci. Tuttavia, l’associazione si riserva la facoltà di non accettare tra i suoi associati autori che ricorrano all’editoria a pagamento (EAP).