La nostra storia

Associazione di autori per ragazzi in Europa e nel resto del mondo ne esistono da decenni. In Italia non c’era nulla di simile.

Manuela Salvi, che ha sempre avuto uno sguardo molto attento verso ciò che succede all’estero, nella primavera del 2012 inviò un’email a un gruppo di colleghi scrittori chiedendo il loro parere sull’ipotesi di fondare anche in Italia un’associazione. Ne seguì un bel dibattito in cui ci si divise tra entusiasti e scettici. Un gruppo di autori decise di partire per questa nuova avventura e la prima presidente di ICWA, per due mandati, fu proprio Manuela Salvi.

ICWA primo logo
ICWA primo gruppo

Il primo obiettivo fu quello di far conoscere all’estero la nostra letteratura (da qui l’acronimo in inglese), dopo aver constatato che soprattutto per la narrativa erano poche le opere italiane tradotte, praticamente nessuna nei paesi anglosassoni. Un progetto che però non riuscì a decollare, e che causò qualche malumore. Decidemmo così di concentrarci su quello che potevamo fare in Italia.

Già da subito capimmo che avevamo anche un dovere di responsabilità sociale verso le realtà più svantaggiate e come quartiere simbolo del degrado culturale individuammo Scampia, dove nacque nel 2014 la prima edizione del nostro festival Scampia Storytelling che porta gli autori ICWA nelle scuole, dalla materna alle superiori. Con gli anni il festival si è allargato e ora coinvolge le periferie di sempre più città. Sempre sul piano della solidarietà abbiamo contributo alla creazione di una biblioteca in un orfanotrofio in Eritrea e in un campo profughi in Niger, portato i nostri autori nei reparti pediatrici, e costituti alcune borse di studio per studentesse in Afghanistan.

Il nostro motto è “fare rete per lasciare il segno”, nella convinzione che uno scrittore da solo hanno meno possibilità di tanti uniti in un’associazione di far sentire la propria voce e di modificare alcuni meccanismi che rendono ancora poco diffusa la letteratura contemporanea tra i bambini in generale e nelle scuole. L’impegno costante di Icwa nel rivolgersi alla comunità editoriale come interlocutore affidabile e di qualità, in grado di sviluppare progetti complessi con alta professionalità, si è tradotto, solo nell’ultimo triennio, con lo sviluppo di collaborazioni e progetti editoriali con case editrici portando in libreria “Noi siamo il futuro” (Gruppo Editoriale Raffaello), “Dalla parte dei bambini” (UNICEF ed Edizioni Piemme) e “è Natale anche se…” (Storybox Creative lab), ma sono solo alcuni esempi. Abbiamo inoltre pubblicato su questo sito diversi “Quaderni” di approfondimenti. Organizzato incontri di formazione specialistici rivolti ai soci scrittori, realizzati da agenti letterari, scrittori, esperti in letteratura per l’infanzia e adolescenza. Abbiamo organizzato momenti di confronto libero fra scrittori, editori, su temi emergenti e d’interesse e partecipato a incontri in varie Università nelle facoltà di Scienze della Formazione e dell’Educazione. Abbiamo inoltre stretto accordi, protocolli d’intesa e convenzioni con Unicef, Aib (Associazione italiana Biblioteche), rivista Andersen, studi legali, altre organizzazioni culturali e realizzato video collettivi.

ICWA 10 anni gruppo
ICWA compleanno 10 anni

Mettere insieme tanti scrittori non era e non è, dieci anni dopo, un’impresa facile. Nel tempo tanti nuovi autori hanno creduto in questo progetto, e possiamo dire di aver vinto la scommessa. Con quasi 200 soci tra ordinari e sostenitori siamo una realtà in crescita, non solo numericamente, ma soprattutto per la quantità e qualità dei progetti portati avanti sia nella direzione della promozione della lettura, sia nelle formazioni dei soci.

Anche in Italia si può fare rete, mettere insieme le competenze di tanti, far uscire lo scrittore dal suo isolamento, avere una voce e un obiettivo comune.