Homeschooling, fare scuola in famiglia
Una tradizione molto diffusa negli Stati Uniti, che, complice anche le incertezze del Covid, sta prendendo piede anche in Italia. Niente classi e docenti, ma i genitori che si fanno carico dell’istruzione dei figli a casa.
di Viviana Hutter
HOMESCHOOLING: RIVOLUZIONE DISSIDENTE O SCELTA CONSAPEVOLE?
Prima di intraprendere la “strada meno battuta”, come scriveva il poeta Robert Frost, mi sono fatta (per anni) tantissime domande. Non volevo fosse solo una scelta per andare contro un sistema che in generale non apprezzo più, ma volevo essere consapevole e pronta ad affrontare un’avventura mica semplice. Educare (da educere, tirare fuori) è uno dei compiti più complessi, difficili, pieni di rogne, se vogliamo dirla tutta, ma anche pieni di enormi, immense e meravigliose soddisfazioni. Se questo compito, poi, è svolto da un genitore nei confronti di un figlio, tutto questo diventa ancora più impegnativo – nonché complicato – perché non è certo facile assumere con serenità ruoli diversi, come quello di mamma e maestra, nel giro di poche ore. È inevitabile che si confondano e che il bambino possa facilmente approfittarne (e che la mamma in questione possa perdere la pazienza e possa minacciare di offrire broccoli a pranzo se l’alunno/figlio non dimostri impegno e costanza nello svolgimento dei compiti…).