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Siamo abituati a pensare che le fiabe classiche, definite anche “normali”, debbano raccontare obbligatoriamente storie di principesse mozzafiato, principi azzurri e streghe brutte e cattive. Chi decide cosa sia davvero normale? Cosa sia giusto o sbagliato?

Che cosa deve fare una scrittrice se la principessa della fiaba non è bella ed elegante? E se la strega sogna un look all’ultima moda? Clelia non ne aveva la minima idea…

La parola “normale” è spesso usata come sinonimo di “tipico”, “atteso” o persino “corretto”. Secondo questa logica, la maggior parte dei personaggi di una fiaba dovrebbe combaciare con la descrizione di normale.

E se scardinassimo la “regola” e ci imbattessimo in Clelia, scrittrice magica e bizzarra, lontana dagli schemi comuni? Clelia ha un dono: immagina i personaggi della sua fiaba e poco dopo si materializzano davanti ai suoi occhi. La sua fantasia crea personaggi insoliti, lontani dai comuni cliché.

Clelia scombina i piani e si imbatte in una principessa bruttina che “neanche un ranocchio l’avrebbe degnata di uno sguardo” e in una strega che sogna “un’acconciatura di grido, trucco all’ultima moda e abito da sera”. La strega, ad un certo punto della storia, prende il sopravvento e…cosa combinerà?

Una storia imperdibile adatta a tutte le fasce d’età.

Una fiaba scombinata scritta da Valentina Pericci, autrice toscana, che grazie a questa storia nel 2020 vince il concorso UN PRATO DI FIABE. L’autrice mostra la sua spiccata passione per la scrittura e la sua mania per stravolgere le regole.

Infine in questa versione illustrata l’autrice collabora con Stefania Gualerzi, la quale con maestria realizza favolose illustrazioni.

Pubblicata dalla Casa Editrice Tomolo nel 2022.

Scopri Valentina Pericci