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Questa non è una storia per deboli di cuore, infatti c’è da rimboccarsi le maniche, inghiottire le paure che vi hanno sempre fatto tremare le ginocchia e strizzare forte gli occhi, impugnare la spada e buttarsi. Dove? Non importa, c’è Odino a guidarvi, non preoccupatevi di niente. “Il mio gatto si chiama Odino” di Francesco Bedini, pubblicato da Il Castoro, è il primo di una tetralogia che ha come protagonista proprio un gatto che non solo si chiama Odino, ma è proprio lui!

Il mio gatto si chiama OdinoIl gatto divino, scorbutico come pochi e molto spelacchiato, è accompagnato da quattro ragazzini, tra cui Aldo, il protagonista e sua sorella Petra, una gran rompiscatole come dice proprio Aldo. Ci sono poi Giulio e Sandro, ognuno con la sua abilità speciale, la caratteristica che lo contraddistingue.

Il gruppo, che nasce come club del fumetto e in cui Petra si è intrufolata, si ritrova ad affrontare streghe, elfi e altre creature scappate fuori dalla mitologia e che pare vogliano scatenare una guerra proprio sotto casa di Aldo e Petra.

Il ritmo della trama incalza e vi rincorre, l’ironia è sottile, ogni tanto non si fa notare finché non si scoppia a ridere, i disegni che accompagnano la storia sono splendidi, molto azzeccati. Lo stile è semplice, le frasi sono corte e dirette e finisci per imparare la mitologia norrena senza nemmeno essertelo proposto.

Io l’ho trovato bellissimo.

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