Un viaggio da Genova a Palermo alla scoperta delle scuole che partecipano al festival ideato e promosso da Icwa. Oggi facciamo tappa a Roma, nel quartiere di Centocelle
Dottoressa Giacomini, può descrivere le caratteristiche che rendono unica la sua scuola?
«L’Istituto Comprensivo Largo Cocconi di cui sono Dirigente è costituito dalle sedi:
– Scuola Primaria Statale, Largo Girolamo Cocconi n. 10, ex “Marco Polo”
– Scuola Primaria Statale, di via Michele Tenore n. 15, ex “Marco Polo – Tenore”
– Scuola Secondaria Statale, via Giovanni Gussone n. 5, ex “Giovanni Verga”
ed insiste sul territorio della zona Est di Roma dal lontano 1957, pertanto è una scuola storica che ha accompagnato la crescita e la trasformazione di Centocelle, da borgata romana degli anni 50 popolata da migranti provenienti dal centro – sud Italia verso il quartiere multietnico dei nostri giorni.
Il livello socio-culturale che si riconosce tra gli alunni è quello medio. Molti infatti provengono dalle famiglie di impiegati, artigiani, commercianti, professionisti che vivono nel quartiere e che per la frequenza scolastica dei loro figli tendono a privilegiare il nostro istituto rispetto ad altri presenti sul territorio. Siamo stati quindi da sempre e siamo ancora una scuola “ambita”, come dimostrano annualmente i numeri degli iscritti. Negli ultimi decenni sempre maggiori sono state le richieste anche da parte delle famiglie di recente immigrazione; ciò se ha cambiato in parte il volto dell’utenza, lo ha anche arricchito di nuovi stimoli e di sollecitazioni multiculturali, nell’ottica di una crescita comune, rispettosa della diversità».
Secondo Lei è necessario affrontare nelle scuole che dirige e nel quartiere il tema della legalità?
«Il tema della legalità è certamente centrale in qualsiasi azione didattica si voglia intraprendere, in particolare però, considerando le problematiche sociali che negli ultimi tempi hanno mutato in parte anche il volto della nostra utenza e del quartiere stesso, diventa particolarmente importante parlare a scuola di legalità, proporre percorsi incentrati su argomenti di convivenza civile e di rispetto reciproco. E’ un dovere della scuola affrontare queste particolari problematiche sociali, considerando che l’istituzione scolastica è il primo nucleo sociale in cui i bambini prima e i ragazzi poi si confrontano».
La presenza di scrittori in classe, come nel progetto Scampia, può stimolare i ragazzi alla lettura? Perché?
«Avere la possibilità di incontrare gli autori per gli alunni è di stimolo e di motivazione: leggere un libro significa immaginarsi un mondo parallelo, alternativo, diverso da quello in cui si vive, incontrare l’autore del libro significa rendere più reale quella immaginazione; avere la possibilità di confrontarsi con chi ha creato un personaggio al quale si vorrebbe tanto assomigliare, vuol dire accorciare le distanze tra la fantasia e la realtà; rapportarsi con “chi ce l’ha fatta”, chi è riuscito a portare a termine un romanzo, un racconto, una raccolta di poesie, fornisce agli alunni un modello a cui ispirarsi. L’incontro con l’autore inoltre offre ai ragazzi la possibilità di sentirsi attori e partecipi del processo di scrittura, di porre domande, di scambiare e confrontarsi su emozioni e sensazioni e questo li aiuta a crescere».
Quali temi pensa dovrebbero essere affrontati dagli scrittori italiani per ragazzi?
«In questo particolare momento storico penso che sia fondamentale che i ragazzi si confrontino con tematiche come il disagio familiare, le problematiche socio economiche, lo svantaggio culturale, la ricerca di se stessi e della propria identità sessuale e culturale, il razzismo, la guerra, il bullismo, la comunicazione attraverso i social network, i grandi interrogativi dell’esistenza e della filosofia».
Ringraziamo per la disponibilità la dirigente Wanda Giacomini, il corpo docente e tutto l’IC Largo Cocconi per aver aperto le porte a Scampia Storytelling – Festival delle periferie, che si terrà il 24 e il 25 novembre 2022. Trentatré le classi partecipanti. Incontreranno Claudia Mencaroni, Rosa Cambara, Francesca Carabelli, Patrizia Ceccarelli, Daniela Cologgi, Vichi De Marchi Vanessa Policicchio Rizzoli, Alessia Racci Chini e Manuela Salvi.