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Una storia scorrevole e avvincente che conduce i giovani lettori alla scoperta di luoghi lontani ed esistenze difficili, senza mai scivolare nella vuota retorica o nel pietismo.

Il giovane Nuno vive, anzi sopravvive, in una discarica all’estrema periferia di Rio de Janeiro. Non sa esattamente come ci sia arrivato, la sua vita non ha passato né futuro, Nuno è soltanto presente. Ogni suo momento è speso per l’immediata sopravvivenza, non ha tempo di rimuginare su di un passato che non conosce, né di progettare un futuro diverso da quello di raccoglitore di spazzatura. Nuno, infatti, sopravvive cercando tra l’immondizia cose da mangiare o da rivendere per pochi spiccioli.

La sua vita sembra destinata a ripetersi per sempre identica a se stessa, fino a quando, una mattina, trova tra i rifiuti un sacchetto rosso contenente dei panini e la lettera di Mariana, una ragazzina dei quartieri alti di Rio. Nuno e Mariana cominciano a scambiarsi messaggi attraverso la spazzatura, per poi incontrarsi finalmente faccia a faccia.

Mariana vive in una grande villa, accudita da un’affettuosa domestica. Purtroppo la ragazza è gravemente malata, ma un frutto che cresce nel fitto della foresta amazzonica potrebbe giovarle. Grazie alla domestica di Mariana, Nuno scopre il segreto del suo passato e decide d’intraprende un viaggio verso il cuore dell’amazzonia alla scoperta delle sue origini e alla ricerca del frutto che potrebbe salvare la sua giovane amica. Scoprendo il suo passato, Nuno non si sentirà più un ragazzo di niente, e potrà finalmente
concedersi di immaginare un futuro diverso e migliore.

Nuno di niente, scritto da Roberto Morgese, e pubblicato da Piemme, è una storia scorrevole e avvincente che conduce i giovani lettori alla scoperta di luoghi lontani ed esistenze difficili, senza mai scivolare nella vuota retorica o nel pietismo. Impossibile non immedesimarsi in Nuno e percorrere con lui la difficile e avventurosa strada attraverso l’amazzonia, alla scoperta degli indios e della loro lotta per salvare la foresta dal disboscamento.

Nuno di niente è il genere di storia che avrei voluto leggere da ragazzina, quando gli insegnanti tentarono di sensibilizzare noi studenti sui pericoli che incombevano – e che continuano purtroppo a incombere – sulla foresta amazzonica e sugli indios, servendosi soltanto di noiosi e sbiaditi opuscoli.

Desy Icardi