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L’adozione alternativa ai libri di testo: una guida per i docenti

I libri di testo adozionali, cioè i sussidiari dei linguaggi o i sussidiari delle discipline, hanno sicuramente molti pregi. In particolari i “libri di lettura” attuali sono contenitori multidisciplinari, con agganci e attività che spaziano dall’arte alla musica, dall’educazione civica alle discipline curricolari. Essi inoltre propongono percorsi graduali, organizzati sul genere letterario o sulla tipologia testuale; contengono un’antologia di brani selezionati tra la migliore produzione narrativa o poetica per l’infanzia di ieri e di oggi; sono accompagnati da eserciziari grammaticali. Insomma, dei veri e propri strumenti di lavoro.

Ma di quale lavoro stiamo parlando? Di quello preimpostato dall’editore scolastico!

Pur conservando, infatti, la libertà d’insegnamento e mantenendo la possibilità di definire i propri percorsi all’interno del libro adottato, i maestri che si appoggiano a quel materiale “fanno scuola”, per quanto riguarda la lingua italiana, dentro una cornice di argomenti, contenuti e metodi che altri hanno pensato per loro. I libri di lettura adozionali sono sicuramente il frutto della progettazione editoriale e didattica di esperti del settore, ma rimangono strumenti standard, distribuiti in tutta Italia, in tutte le classi, a qualunque alunno. Una scuola che invece voglia adattare la propria offerta alle singole classi può intervenire sulla scelta dell’adozione, arrivando addirittura a “personalizzarla”.

Come si fa?

Seguendo il percorso piuttosto semplice ma poco noto dell’ADOZIONE ALTERNATIVA, i maestri possono acquistare con i propri alunni un numero di volumi di varia pari al totale del valore delle cedole librarie degli iscritti in una classe. Per esempio, per il libro di lettura di quarta il valore della cedola nell’a.s. 2019-2020 ammonta a € 15,47 mentre in quinta è di € 18,77. Ciò significa che una classe di 25 alunni di quarta che fa la scelta alternativa ha a disposizione una somma di € 386,75 mentre in quinta di € 469,25 per fare spesa in libreria. Un bel gruzzolo!

 

Informazioni più dettagliate sulla procedura per accedere alla “scelta alternativa dei libri di testo” si trovano alla pagina sotto indicata del nostro sito.

https://www.icwa.it/promozione-lettura/71-adozione-alternativa-istruzioni-per-l-uso.html 

Per quale motivo si dovrebbe seguire quella strada?

Immaginate una classe in cui i bambini vengono coinvolti nella scelta dei libri della propria biblioteca; leggono e danno consigli ai compagni rispetto al libro scelto mettendone in luce pregi e difetti; si scambiano idee e pareri, affinando i propri gusti letterari; conoscono autori e generi diversi in modo completo, non su stralci; consultano anche volumi informativi scientifici, storici o geografici; accedono liberamente al prestito che essi stessi possono gestire.

Immaginate una classe in cui gli alunni, anziché leggere a turno ad alta voce tutti lo stesso testo “seguendo con il dito”, leggono nella mente una mezz’oretta tutte le mattine appena dopo l’entrata a scuola, mentre il maestro passa a sentirli individualmente rilevandone i progressi e dando suggerimenti specifici “in privato”. Dove i bambini selezionano gli stralci significativi e li leggono nel momento della lettura di presentazione, come attività sociale di responsabilità e di prestigio in qualità di lettori per gli altri.

Immaginate però anche un insegnante che guida i bambini nel riconoscimento delle strutture testuali attraverso gli spunti che i diversi libri, scritti con stili diversi, suggeriscono. Che parla dei modi e dei tempi verbali a partire dai casi che le pagine presentano. Insomma un insegnante che riesce a fare lezione di italiano sfruttando le possibilità che la “lingua viva e ricca” offre.

Una lettura di quel tipo diventa estremamente motivante e piacevole per i bambini, che si sentono sempre più competenti. Costruisce il piacere di incontrare le storie e le informazioni attraverso veri libri. Contribuisce alla costruzione delle competenze di lettore critico.

Un caso concreto

In una classe quinta in cui è stata scelta (fin dalla quarta) l’adozione alternativa al sussidiario dei linguaggi, gli alunni sono stati iscritti in gruppo, come giurati, al Premio di letteratura per ragazzi della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento. Si tratta di un premio prestigioso nel quale vengono selezionate tre opere. Le classi le leggono e le votano. Sulla base delle loro esperienze di lettura, costruite sull’incontro con decine di libri presenti in classe per l’adozione alternativa, i bambini si sono dati i seguenti criteri per valutare le tre opere selezionate:

schema

Anche immaginando un limitato intervento dell’insegnante nell’aggiustare le categorie (ma ci ha assicurato che l’elenco è all’80% frutto della dettatura dei suoi alunni), si nota come la classe abbia davvero maturato un gusto e una consapevolezza analitica avanzata.

Per concludere

La scelta alternativa al testo adozionale rimane a tutt’oggi una pratica minoritaria e un po’ coraggiosa, ma dà esiti talmente interessanti e incoraggianti che … vale la pena sperimentarla!