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Un viaggio da Genova a Palermo alla scoperta delle scuole che partecipano al festival ideato e promosso da Icwa. Oggi facciamo tappa all’IC di Castelfiorentino

Dottor Di Fonzo, può descrivere le caratteristiche che rendono unica la sua scuola?
«L’Istituto Comprensivo Statale di Castelfiorentino accoglie una popolazione scolastica di 1475 alunni, è articolato su tre plessi di Scuola dell’Infanzia, tre plessi di Scuola Primaria e un plesso di Scuola Secondaria di I grado, dislocati nel Comune di Castelfiorentino e tutti piuttosto centralizzati. È inserito in un territorio che negli anni ha modificato la sua tradizionale struttura sociale, culturale, economica: una percentuale crescente di abitanti provenienti da altre zone d’Italia e da Paesi europei ed extraeuropei caratterizza il territorio e la scuola in senso multiculturale. La percentuale di alunni non italofoni con riferimento all’IC è del 34,04%; il dato più elevato riguarda le scuole dell’Infanzia (43%).

La presenza di molte lingue e culture, nonché di alunni con bisogni comunicativi complessi, ci ha orientati in questi ultimi anni a porre attenzione alla comunicazione, all’offerta di strumenti plurali che possano favorire la partecipazione. Stiamo portando avanti il progetto “Scuola in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA)”, gli ambienti delle nostre scuole sono contrassegnati da immagini CAA, un gran numero di docenti si sta formando per offrire strumenti a chi ne ha bisogno (anche se è un bisogno temporaneo).

Da molti anni portiamo avanti progetti legati alla promozione della lettura, abbiamo organizzato/aderito a varie iniziative con il coinvolgimento diretto dei ragazzi, dei genitori e di membri di associazioni culturali e di promozione sociale (si vedano in particolare le maratone di lettura)».

Secondo Lei è nece­ssario affrontare ne­lle scuole che dirige, e nel quartiere, il tema della lega­lità?
«Il tema della legalità è un tema molto importante che va sperimentato nella vita di tutti i giorni, nell’ordinarietà del fare scuola, creando occasioni di confronto, di partecipazione, di condivisione, di solidarietà, di attenzione, di cura».

La presenza di scrittori in classe, come nel progetto Sc­ampia, può stimolare i ragazzi alla lett­ura? Perché?
«La presenza di scrittori in classe rappresenta un “evento”, crea un’attesa, stimola la curiosità e l’interesse. È molto importante poter condividere, potersi confrontare con l’autore o, semplicemente, sentirlo leggere e raccontare. Avere materialmente il libro e l’autore, in un contesto sempre più evanescente, è una grande opportunità».

Quali temi pensa dovrebbero essere aff­rontati dagli scritt­ori italiani per rag­azzi?
«Muoversi ad ampio raggio, offrire pluralità di proposte, avvicinarsi ai ragazzi al loro linguaggio… senza però trascurare i classici. Offrire anche storie di vita».

Ringraziamo per la disponibilità il dirigente Gerardo Di Fonzo, il corpo docente e tutto l’IC statate di Castelfiorentino per aver aperto le porte a Scampia Storytelling – Festival delle periferie, che si terrà il 24 e il 25 novembre 2022. Le 24 classi coinvolte incontreranno Cristina Bartoli, Luisa Carretti, David Conati, Carolina D’Angelo, Marco Dazzani, Valentina V.F.. Lyndon, Virginia Stefanini.