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Un romanzo suggestivo già dal titolo: Bar Einstein. Facile che l’immaginazione corra al genio della fisica, ma l’origine del nome sarà una di quelle sorprese narrative che costellano la storia. Il bar arriva in un secondo momento: la storia ci presenta prima una cascina alla periferia di una città dove vivono in comunità alcune famiglie, tutte con figli adolescenti. Sono cresciuti insieme e si sono giurati eterna fedeltà. Non hanno bisogno di altro se non del loro gruppo, che è più di una famiglia e non legano neppure con i compagni di scuola.

C’è Sunshine, figlia di una coppia di artisti, che ha un rapporto intenso con la natura e gli animali, è un animo sensibile, benvoluta da tutti. Trilla viene dall’Africa, ed è stata adottata da una coppia che si trovava nel continente per prestare aiuti umanitari, padre medico, mamma infermiera.  Esther è la più carina, ha scoperto di fare colpo sui ragazzi, e vuole sperimentare il suo lato seduttivo, anche per tenere a bada il dolore che cova dentro da quando tre anni prima la madre se ne è andata. Giaco è quello che ama di più lavorare nei campi, fisico massiccio, condivide la camera con Edo che una madre ce l’ha, ma distante, direttiva, presa dal suo ruolo di manager, che affida al marito Aldo il compito di prendersi cura non solo del figlio, ma di tutti i ragazzi.

La prima crepa nella solidità del gruppo si manifesta quando Edo rimane affascinato da una compagna di classe, Sasha, che non dà confidenza a nessuno, e che ogni giorno, fuori da scuola, prende l’autobus in senso contrario, verso quella periferia ovest della città che gode di una pessima fama. Edo decide di seguirla, e lo fa di nascosto sia dai genitori sia dagli amici. Il quartiere è peggio di quanto lo immaginasse: considerato un intruso da un gruppetto di ragazzi violenti, viene pestato a sangue. Ma questo non gli impedisce di tornare, anche se Sasha glielo ha detto con durezza che vuole essere lasciata in pace.  In quel quartiere lei va a trovare il barista dell’Einstein, un locale affascinante, con foto di grandi cantanti che in passato sono stati lì.

Edo sempre più attratto da Sasha, vuole scoprire qualcosa del bar e di lei, e alcuni articoli su Internet gli rivelano una storia molto dolorosa. Una storia che è bello scoprire piano piano, entrando nel cuore di personaggi pieni di sfumature, il prodotto di adulti irrisolti, in alcuni casi patologici. C’è l’amore, quello totalizzante e quello tormentato, c’è la scoperta delle pulsioni sessuali, la violenza e la tenerezza. Ci sono, cioè, gli adolescenti veri, non le figure da cartolina tagliate con l’accetta di tanti romance di successo.

E c’è un segreto terribile che si svela scompaginando le carte come quegli tsunami emotivi che possono essere colti come la possibilità di scegliere la propria vita, lontani dai modelli costruiti dai propri genitori. Un bel romanzo di formazione che fotografa i ragazzi di oggi, in grado di catturare lettori giovani ma anche quegli adulti che cercano di penetrare nel mistero che ogni nuova generazione porta con sé.