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di Luca Randazzo

childrens booksÈ possibile fare scuola senza libro di testo? È possibile far maneggiare ai bambini i libri interi invece dei riassunti e degli stralci delle antologie? Assolutamente sì. La legge consente infatti agli insegnanti di rinunciare al libro ministeriale e di dotarsi di materiale alternativo: narrativa, divulgazione, atlanti o vocabolari.

L’ICWA da anni sostiene attivamente questa pratica (https://www.icwa.it/notizie/1625-l%E2%80%99adozione-alternativa-ai-libri-di-testo-una-guida-per-i-docenti.html), che purtroppo continua ad essere poco diffusa anche tra gli addetti ai lavori. Proprio per poterla far conoscere e promuovere, la nostra associazione ha aderito alla mappatura delle esperienze presenti in Italia in questo senso, lanciata dal Movimento di Cooperazione Educativa, insieme a IBBY, ALIR, mettendo a disposizione i contatti dei propri soci che a loro volta hanno diffuso l’idea agli insegnanti conosciuti.

 

In questa prima fase di ricerca hanno risposto al sondaggio 41 tra scuole e singoli insegnanti, mediante la compilazione di un breve questionario sulle scelte effettuate dai docenti in relazione agli acquisti di libri e altri materiali didattici, alternativi al libro di testo.

La maggior parte delle esperienze censite sono di team di scuola primaria, ordine in cui i libri sono finanziati dallo Stato, ma sono presenti anche alcuni insegnanti della scuola secondaria. Una particolare attenzione è stata riservata alle modalità di utilizzo degli stessi e ai luoghi di fruizione, sia biblioteche di classe sia biblioteche di plesso o di istituto. Allo stesso modo abbiamo cercato di sondare l’utilizzo del materiale alternativo. Come prevedibile ne sono saltate fuori esperienze didattiche di ogni genere, che verranno condivise in un seminario interno che si terrà a Padova nel mese di aprile.

La mappatura ha evidenziato una preponderanza di scuole attive in questo campo nel Nord Italia, ma siamo certi che ne siano presenti molte di più di quelle censite. E sicuramente in ogni parte del nostro paese. La rete è solo all’inizio!

Se sei un’insegnante o ne conosci qualcuno che possa essere interessato ad approfondire esperienze di pedagogia della ricerca, invece che pratiche trasmissive e omologanti, scrivi ai coordinatori del gruppo di lavoro a: ricerca@mce-fimem.it