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Il primo voto di Matilde (Settenove) della talentuosa scrittrice Fulvia Degl’ Innocenti è stata una bellissima scoperta. Racconta con semplicità e maestria stilistica la storia di una famiglia che vive nelle campagne toscane, alla fine della seconda guerra mondiale, e i sogni della figlia più grande, Matilde, costretta dalle circostanze a interrompere gli studi per lavorare in una fabbrica.

Si avverte tra le pagine la malinconia di un periodo storico carico di tensioni, di opinioni contrapposte, ma nello scorrere delle parole si legge anche la speranza per un futuro migliore e più lieve per l’anima.

Matilde è una ragazza che ama ragionare con la sua testa, non si fa influenzare nemmeno dal fidanzato, Lorenzo, col quale spesso discute di argomenti di una certa importanza, come la pena di morte nel periodo seguente alla fine della guerra, dimostrando di essere capace di argomentare le sue posizioni con saggezza ed empatia. In questa giovane fanciulla tutte le donne possono riconoscersi, nel suo entusiasmo di fronte all’evento storico che ha cambiato la vita del gentil sesso a metà novecento: il primo suffragio universale del 1946.

L’autrice con una vena di poesia sottolinea l’importanza dell’evento narrando la gioia della popolazione, che si è recata alla urne come fosse la festa del paese, indossando persino gli abiti più eleganti.

Un libro prezioso da far leggere ai nostri ragazzi, che non avendo nessuna idea della povertà e della fame scaturite da una guerra, possono capire l’importanza di maturare il proprio senso di responsabilità nei confronti del dovere civico di ciascun cittadino italiano. Esattamente come la nostra protagonista, Matilde, che arrivata finalmente ai suoi 21 anni ha potuto contribuire alla scelta consapevole che per l’Italia fosse arrivato il momento di cambiare il cammino verso la Repubblica, in occasione del referendum del 2 giugno del 1946.

Un breve romanzo prezioso che evoca un periodo storico tra i più importanti del nostro paese.

Scopri Fulvia Degl’Innocenti