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di Rosa Tiziana Bruno

lecceDa tempo l’ICWA meditava sulla necessità di entrare in stretto contatto con il mondo accademico. L’incontro tra scrittori e Università, a nostro parere, si rende necessario, oltre che per un confronto proficuo, anche per introdurre l’arte letteraria a pieno titolo nell’offerta formativa delle varie accademie italiane. In questo scambio reciproco, risiede la possibilità di sviluppare collaborazioni interessanti e produrre innovazione scientifica.

Per queste ragioni, quando l’Università del Salento ha accettato la proposta di ICWA, chiedendomi di effettuare alcune ore di lezione, ho accettato con grande entusiasmo. Il mio intervento si è svolto il 17 febbraio 2020, in una singola giornata accademica che ha compreso un seminario al mattino e un lungo workshop nel pomeriggio. La responsabile del Dipartimento di Scienze della Formazione, prof.ssa Stefania Pinnelli, sentiva la necessità di affrontare con gli studenti un argomento preciso, ovvero il fumetto, e pertanto mi ha chiesto di organizzare sia la lezione teorica sia il laboratorio intorno a questo tema. Essendo una sociologa dell’educazione, oltre che autrice per ragazzi, la mia idea di seminario non poteva che riguardare la didattica attraverso la letteratura. Difatti, il titolo che ho scelto per il seminario è stato: “Fumetto e Graphic Novel come strumenti didattici”. Davanti a me, circa cinquanta studentesse e studenti destinati a diventare futuri docenti di scuola Primaria, ma anche maestri già in servizio e professori di scuola Secondaria. Al mio fianco c’era la prof.ssa Armenise, docente di Letteratura per l’infanzia e storia della Pedagogia, che ha fortemente voluto questa collaborazione con ICWA.

 

Seminario Lecce UniversitaLe ore di lezione sono volate via velocissime, in una atmosfera di grande interesse a partecipazione. Studenti e docenti si sono messi in gioco, riflettendo insieme con me sulle numerose opportunità didattiche che fumetto e graphic novel possono offrire nei diversi gradi di scuola, ma anche nell’educazione in famiglia. La loro domande hanno generato sguardi nuovi sul modo di fare scuola e alimentato nuovi punti di vista.

Durante il workshop pomeridiano abbiamo esplorato, con esempi pratici e concreti, la possibilità di utilizzare la letteratura fumettistica all’interno di un gruppo classe. Guidati da me, i partecipanti si sono messi in gioco producendo dei brevi progetti didattici e la sessione si è chiusa con una piacevole e proficua lettura. Alla fine eravamo tutti in circolo, stanchi dopo una lunga giornata di studio, ma immersi con gioia dentro un libro, quella gioia che è tipica dei ragazzini.

Abbiamo provato a metterci dalla parte dei bambini e dei ragazzi, per capire a fondo come può e deve funzionare un momento di lettura in classe. Perché riscoprire la parte bambina di noi, e prendercene cura, è essenziale per essere buoni scrittori e insegnanti efficaci. Un’esperienza intensa, che gli studenti mi hanno chiesto di ripetere. Per sarebbe sicuramente un onore, oltre che un piacere, tornare in mezzo a loro.