Milvia ha scritto Fino a vedere il mare che è uscito nella collana Nero inchiostro di Pelledoca. A mio parere, già solo il titolo è tutto un programma e, in effetti, entri nella storia, ti immergi e metti fuori il naso solo quando sei in vista delle onde.
È la storia di Pollo, ultimo di molti fratelli che crescono in una periferia scalcagnata in una città che potrebbe essere anche la tua. Potrebbe essere adesso, come ieri e come anche domani.
Quella di Pollo è sia un’avventura che una storia d’amore, di crescita e di amicizia che ti fa soffrire, ma anche ridere e commuovere, ti fa sentire del tutto umano, insomma.
Il fattaccio, quello che mette in moto l’azione, è una concorrenza spietata tra Pollo e i suoi fratelli con il gruppo dei Cecatelli, i bambini che vengono privati della vista dal famigerato Cow-boy e costretti a mendicare.
Leyla fa parte degli invalidi del Cow-boy, ma finge soltanto di essere cieca, così quando Pollo viene catturato, insieme riescono a fuggire e quello che devono raggiungere è proprio il mare del titolo.
Insieme a Leyla e Pollo, il lettore viaggia e corre sui treni, tra le baracche, in mezzo all’erba alta e pungente e si scontra con diversi personaggi che saranno cruciali per la risoluzione del viaggio dei ragazzi e di questa tappa della loro crescita.
Tanta azione e giudizi nemmeno uno, troverete spazio per tirare le vostre conclusioni e per decidere cosa è giusto e cosa, invece, è sbagliato.
Una vera fiaba di una volta, con la giusta dose di crudeltà e realtà a stemperare l’alone di magia che permea la storia di Pollo e Leyla.
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