È davvero nell’incontro delle storie con i lettori e le lettrici che possono crescere frammenti di meraviglia.
Gennaio 2025
Care scrittrici, cari scrittori
come augurio per l’anno cominciato da poco, vorrei raccontarvi che il mio 2025 in ICWA si è aperto col botto. E questo grazie a un’intraprendente tredicenne di nome Joy (uso un nome di fantasia per tutelarne la privacy). L’avventura comincia con un compito scolastico, affibbiato a Joy dalla sua insegnante: “Un’intervista impossibile all’autore o all’autrice del libro che state leggendo questo mese”. Sono una donna fortunata, già solo per il fatto che Joy in questi primi giorni dell’anno stia leggendo 20 Bambine straordinarie che hanno cambiato il mondo, pubblicato da Pane e Sale nel 2017 e ristampato nel 2023; un libro che ha avuto un successo notevole, con circa 22 traduzioni all’estero.
L’autrice sono io. Ed evidentemente le storie di queste bambine le stanno piacendo molto, perché Joy decide di tentare la fortuna: scrivere un’intervista vera. Guarda in rete se ci sono notizie su di me e… trova il sito di ICWA!
Ve l’ho detto: è davvero una ragazzina intraprendente.
Anche se timorosa e convinta che mai e poi mai una scrittrice in carne e ossa scenderà dal suo piedistallo per risponderle, decide di scrivere a ICWA per chiedere se può essere messa in contatto con me. Al che, la segreteria risponde mettendomi in copia. E qui comincia la magia. Perché Joy ancora non lo sa ma la sua richiesta mi riempie di felicità e gioia, come il suo nome. Perciò mi affretto a rispondere, super emozionata, che certo che accetto l’intervista! Comincia così un fitto scambio di mail, e scusate se i dettagli precisi li tengo per me, ben custoditi nel cuore.
Comunque, io rispondo alle domande di Joy, che vi elenco qui:
– perché ha scritto questo libro?
– con questo libro cosa vuole comunicare a bambini o adolescenti?
– prova ammirazione verso alcune delle bambine narrate nel libro? In particolare quale?
– cosa pensa di questo libro? Ne è soddisfatta?
– qual è il suo prossimo obiettivo in ambito della lettura?
Alle mie risposte, Joy replica ringraziandomi, spiegandomi che mai più si sarebbe aspettata di trovare nella posta una mail da parte mia, che è felicissima perché ora può consegnare un compito speciale. Io replico a mia volta che nessuno scrittore per ragazzi degno di questo nome si sarebbe rifiutato di collaborare (se non ci confrontiamo con i nostri lettori, per chi scriviamo?) e che sono curiosa di sapere che voto prenderà. Ovvio che faccio il tifo per lei! E ho ragione, perché Joy prende un ottimo 10. E non solo: le sue compagne di classe ora vogliono leggere il mio libro e non vedono l’ora di poter fare un’intervista vera, anche loro, agli scrittori di cui leggono i libri!
La storia non finisce qui: Joy mi manda anche un delizioso pdf con l’intervista impossibile, quella che avrebbe inventato se io non avessi risposto. Ed è un testo bellissimo in cui, giustamente, fa riferimento anche alle strepitose illustrazioni del libro e in cui inserisce addirittura la copertina, a scopo promozionale, di un altro libro della stessa collana! Li vedete i miei occhi pieni di stelline?
Insomma, io sono commossa e piena di gratitudine per Joy, la storia arriva anche alle orecchie del Consiglio Direttivo di Icwa che mi chiede di scriverci qualcosa sopra, io ne parlo alla mia editor di Moon, che nel 2016 mi ha dato fiducia e incoraggiato a scrivere 20 Bambine straordinarie che hanno cambiato il mondo e anche lei resta colpita e grata. Tutti siamo concordi nel dire che Joy è una campionessa di coraggio, spirito di iniziativa e dolcezza, e che merita un premio.
Per me, che sono una redattrice più che una scrittrice vera propria, questo episodio è stato una sorpresa meravigliosa, piena di magia e bellezza. E mi ha offerto lo spunto per alcune riflessioni.
Intanto sull’insegnante di Joy, che evidentemente ha degli allievi che leggono almeno un libro al mese, io credo in gran parte per merito suo. È vero che assegna dei compiti, ma compiti divertenti, capaci di dare degli input speciali a ragazze e ragazzi. Bravissima, a lei vanno i miei complimenti e l’augurio che molti altri colleghi possano prendere esempio.
Su di me, come autrice di testi che, per vie traverse e imperscrutabili, entrano nella vita di giovanissime lettrici e lettori. Lo so fin dall’inizio di questa professione che la mia responsabilità verso di loro è enorme. Ma cosa posso fare di più e meglio affinché – attraverso le parole che ioproprioio metto bianco su nero – si innamorino come pazzi, ovvero vengano sedotti dalla lettura, dalla letteratura per ragazzi e un giorno dalla lettura e dalla letteratura tout court?
Su Joy che con me ha sperimentato la magia. Noi autori non siamo su un piedistallo, siamo stati ragazzini (dovremmo esserlo ancora, nella mente e nel cuore) e vogliamo scrivere per questo pubblico. Per lei e i coetanei è bello toccare con mano che siamo reali, persone vere fatte di carne, ossa e tastiera. Ricordate le parole di Holden Caulfield:
“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira”
Il giovane Holden, Einaudi
In tal senso i concorsi con giovani votanti, le fiere e i festival, gli incontri nelle scuole o nelle biblioteche, le letture ad alta voce e le presentazioni aiutano tantissimo. Questo scambio, noi e loro che ci parliamo e ci tocchiamo con mano, è necessario, benefico, imprescindibile. Infatti dico “noi e loro”, ma siamo tutt’uno, no? Altrimenti il nostro lavoro di autori per l’infanzia, davvero non avrebbe senso.
L’ultima riflessione, non meno importante però, la dedico a ICWA. Perché senza la nostra associazione a far da catalizzatore, non avrei saputo nulla di Joy, e la magia si sarebbe persa chissà dove nei nostri reciproci desideri. E grazie Joy, per essere la tredicenne straordinaria che sei. Sono certa che cambierai il mondo: la tua classe l’hai già cambiata.
Qui chiudo, con l’augurio che, tutti e tutte voi, incontriate almeno una Joy nel 2025!
Con affetto, Rosalba