
1910… Emilio è un ragazzino di undici anni che vive in una contrada delle montagne venete con la madre e i tre fratelli. La sua vita è scandita dalle vicissitudini legate alla povertà in cui si trova la sua famiglia. Il padre è partito da qualche tempo per cercare fortuna in America, ma i soldi che avrebbe dovuto spedire, tardano ad arrivare. Emilio ed Elena, la sorella maggiore, sono abbastanza grandi da comprendere le problematiche generate da questa situazione e cercano di rendersi utili come possono. In un mondo rurale fatto di fatiche, miseria e privazioni, vivono l’infanzia a contatto con i ritmi dell’ambiente nel quale sono nati. Ciò fino al momento in cui la vita di Emilio viene sconvolta dapprima dalla malattia della sorellina più piccola, che sopravvive alla polmonite, e poi dalla decisione del padre di farli partire per l’America. Il suo è il viaggio “della prima volta”: per la prima volta, infatti, sale su un omnibus a motore, poi su un treno e infine su una nave; per la prima volta si allontana dalla montagna dove è cresciuto; per la prima volta vede il mare; per la prima volta frequenta ragazzi della sua età che hanno esperienze di vita molto diverse dalle sue. Non si tratta però di una crociera. I molti giorni di navigazione a bordo del piroscafo rispecchiano le pessime condizioni in cui erano costretti a viaggiare gli emigranti. Malgrado i tanti disagi, Emilio stringe nuove amicizie e vive un'avventura indimenticabile.