Autore: ICWA

Gli scrittori di ICWA rispondono a Massimo Gramellini sulla letteratura per ragazzi italiana

Pubblichiamo la lettera di risposta dell’Associazione ICWA all’intervento dell’8 gennaio 2016 di Massimo Gramellini Non sappiamo più raccontare le favole (http://www.lastampa.it/2016/01/08/cultura/opinioni/buongiorno/perch-non-sappiamo-pi-raccontare-le-favole-2Sxoovs1RY4yE4lbugR8bM/pagina.html), che chiama in causa il lavoro degli scrittori italiani per ragazzi.
Egregio Dottor Gramellini,
Siamo un nutrito gruppo di scrittori italiani di letteratura per bambini e ragazzi, facenti partedell’Italian Children’s Writers Association ICWA (Associazione Italiana Scrittori per Ragazzi).
Abbiamo letto il suo Buongiorno su La Stampa (8 gennaio 2016, Non sappiamo più raccontare le favole) con estremo interesse perché parla anche del nostro lavoro.
Pur concordando con vari punti dell’intervento, la sua analisi sulla situazione italiana ci appare, in alcuni aspetti essenziali, carente di informazione.

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Tre libri di autrici ICWA segnalati dal quotidiano inglese The Guardian

Il Guardian, prestigioso quotidiano inglese, alcuni giorni fa ha pubblicato una lista (http://www.theguardian.com/childrens-books-site/gallery/2015/dec/08/disability-inclusive-books-that-should-be-available-in-english) di libri per bambini sulla disabilità, scritti da autori non anglofoni che dovrebbero essere disponibili in inglese.
Con grande soddisfazione, nell’elenco compaiono i libri di tre scrittrici appartenenti alla nostra associazione: Lola e io di Chiara Valentina Segré (Camelozampa), Noi di Elisa Mazzoli (Bacchilega Junior) e La Pasticceria Zitti di Rosa Tiziana Bruno (La Margherita Edizioni).

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EXPLORALIBRO – Giochiamo con i libri

Con il patrocinio dell’Associazione Italiana Scrittori per Ragazzi-ICWA
Il gioco in scatola EXPLORALIBRO – ideato e realizzato dalla socia ICWA Claudia Ferraroli ed edito da Fabbrica dei Segni – ha l’obiettivo di stimolare, divertendosi, la curiosità verso i libri, promuovere la lettura, migliorare le capacità linguistiche, l’attenzione e l’ascolto.
Il gioco contiene attività che coinvolgono il rapporto con il libro nella sua interezza e non solo con il suo contenuto: I libri possono divertire non solo attraverso le storie che raccontano, ma divenire anche costruzioni per città e torri, possono essere oggetti che si nascondono, creare lunghe strisce di domino o fare tris. I libri possono farci conoscere meglio i nostri amici, mettere alla prova le nostre abilità, parlare nuove lingue e inventare storie sempre diverse.

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Progetto ICWA “Libri in ospedale”

I libri sono portatori di gioia, fantasia, possibilità. Si possono somministrare a tutte le ore, senza controindicazioni.
I libri come una vera e propria medicina dell’anima, soprattutto quando a dover passare un periodo di tempo in ospedale sono coloro che non vorremmo mai vedere in quei luoghi, cioè i bambini e i ragazzi. I libri possono quindi essere strumenti di evasione, per volare fuori dalle mura dell’ospedale e aiutare ad affrontare con più coraggio un ricovero.
Con questo spirito è nata l’iniziativa ICWA “Libri in ospedale” che ha visto la sua prima realizzazione mercoledi 16 dicembre 2015 nei reparti pediatrici dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Gli scrittori per ragazzi Claudia Ferraroli, Roberto Piumini e Gabriele Clima, a nome di tutti i colleghi soci di ICWA, hanno donato sacchi di libri alla biblioteca dell’Ospedale. «Grazie alla generosità dei colleghi scrittori di ICWA abbiamo raccolto quasi 150 libri» spiega Claudia Ferraroli, promotrice e organizzatrice dell’iniziativa.

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Congresso di Letteratura per Ragazzi

25 anni di ‘TORRE DE PAPEL’, Norma editorial22-23 ottobre 2015, Università  Javeriana, BogotàICWA: presente!  Poche parole e qualche immagine eloquente
È stata una immersione nel mondo della letteratura infantile e giovanile di lingua spagnola. Al convegno erano presenti editori e scrittori  dell’America Latina, critici letterari, animatori della lettura, booktubers, che hanno offerto una visione articolata sulle tematiche del settore. Il numeroso pubblico assistente era formato da bibliotecari, librai e insegnanti. Forte copertura della stampa nazionale, con interviste di radio e giornali, riprese televisive.

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Formazioni per gli insegnanti

Il 9 settembre, presso la Biblioteca Civica di Torino “Italo Calvino”, si è svolta la prima delle tre giornate di formazione curate da Guido Quarzo e Anna Vivarelli per l’ICWA e organizzate dalle Biblioteche Civiche torinesi in collaborazione con Torino Rete Libri. Più di 100 gli insegnanti iscritti, sia della scuola primaria che di quella […]

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Anna Lavatelli e Daniela Palumbo alla Fiesta del Libro

Le nostre socie Anna Lavatelli e Daniela Palumbo voleranno a Bogotà dal 19 al 24 ottobre per partecipare alla Fiesta del Libro. L’invito arriva dalla Editorial Norma, che celebra  con un congresso internazionale il 25° anniversario della collana per ragazzi Torre de papel, dove le due autrici hanno pubblicato alcuni dei loro testi. Il programma […]

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Anna Lavatelli invitata alla “Feria del Libro”

La nostra socia Anna Lavatelli è stata invitata  a partecipare agli eventi organizzati dall’ICPNA (Istituto Culturale Peruviano Nord-Americano), che si occupa di diffusione della cultura in Perù con la collaborazione di un analogo istituto USA).
L’ICPNA ha un ruolo importante nella diffusione della cultura nazionale e internazionale all’interno del Paese, ed è tra gli organizzatori della “Feria del Libro”, che si tiene annualmente a Lima l’ultima settimana di luglio (un evento simile – per finalità e organizzazione – al nostro Salone del libro di Torino).
Link al programma

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Lettera aperta al sindaco di Venezia

Gentile signor Sindaco,
la notizia che in una città come Venezia siano stati ritirati dai nidi e dalle scuole materne comunali i libri cosiddetti “gender” non può che amareggiare e preoccupare fortemente l’ICWA, l’associazione italiana di scrittori per ragazzi e bambini.Amareggia la decisione francamente inaspettata di un sindaco il quale, speriamo mal consigliato, fa una lista nera di libri che hanno raggiunto un livello molto alto di apprezzamento fra tutti quelli che si occupano di infanzia (insegnanti, psicologi, pediatri, scrittori, bibliotecari, librai…), sulla base di una generica etichettatura di “gender”. Un termine trascinato nella nostra lingua come tanti, senza provare a capirlo o a tradurlo.

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