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UCLMDal 28 al 30 settembre 2016 si è svolto a Cuenca, Spagna, presso la facoltà di Scienze dell’Educazione e Letteratura dell’Università di Castiglia-La Mancia, il Congresso Internazionale ‘Censura e Letteratura Infantile e Giovanile nel secolo XX’.

Il fitto programma delle tre giornate si è articolato in una serie di conferenze e di comunicazioni che hanno fatto il punto su di un tema finora mai affrontato dalla critica letteraria di lingua spagnola e che gettano luce sul ruolo vitale assegnato alla diffusione di una cultura di stato nelle produzioni che si rivolgono ai ragazzi durante le dittature del secolo XX, con uno sguardo rivolto anche al panorama contemporaneo.

La ricerca, guidata da Pedro Cerrillo, professore di didattica della lingua e letteratura e preside di questa facoltà, è uno studio dettagliato di documenti che si è svolto durante tre anni di studi, si avvale della collaborazione di esperti provenienti da differenti paesi di lingua spagnola e inquadra il lavoro instancabile della censura sulla letteratura infantile – non solo testi scolastici, ma anche libri, fumetti e opere teatrali – in alcuni paesi dell’ America Latina (Argentina, Colombia, Cuba, Venezuela, Cile, Guatemala, Messico ) e in Spagna.

UCLM MatitaÈ a partire dal ventesimo secolo che il potere politico delle dittature (spagnola e sudamericane, in questo caso) ritiene indispensabile vigilare sulla letteratura per ragazzi e si attiva per manipolare i contenuti dei libri dedicati ai giovani lettori, quasi sempre attraverso le direttive dei Ministeri dell’Educazione. Emergono dalla ricerca le similitudini presenti nel modus operandi di regimi di opposto orientamento politico. Siano essi di stampo fascista o comunista, infatti, tutti si arrogano il diritto di controllare ogni forma di comunicazione e si adoperano per approntare uffici preposti e zelanti censori. Le linee direttive emanate dal ministero mirano a manipolare la vita di una comunità, e i cosiddetti ‘mediatori di cultura’ (giornalisti, editori, professori, bibliotecari, genitori ecc.) svolgono in questo progetto un ruolo primario (a volte anche in buona fede) nella trasmissione e attuazione di programmi di indottrinamento e formazione ideologica della gioventù.

UCLM paesaggioNe emerge una strategia anti libertaria e repressiva, che con differenti priorità ideologiche pretendeva e pretende ancora oggi – in questi o altri paesi del mondo – di creare una società umana sotto tutela, a immagine e somiglianza del regime di turno.

I risultati delle investigazioni, presentati al congresso, rappresentano una situazione drammatica: testi censurati, classici purgati, traduzioni manipolate, libri proibiti o bruciati pubblicamente, biblioteche scolastiche e pubbliche ‘ ripulite’, esilio o proibizione a scrivere per gli autori considerati pericolosi per la formazione delle nuove generazioni, criteri di censura finalizzati a orientare ideologicamente le letture dei ragazzi.

Tutto questo con una applicazione di regole censorie non sempre coerenti e definitive, in quanto vincolate a obiettivi transitori. Poteva quindi accadere che libri dapprima censurati venissero successivamente accettati o viceversa. ‘Cattivi maestri’ erano comunque considerati tutti i libri non allineati con la linea politica interna o esterna del momento, e questo elemento ondivago della censura è ancora presente nelle dittature vigenti in America Latina.

La riflessione sul passato, inevitabilmente, ha condotto i ricercatori ad analizzare anche l’attualità: alcuni contributi hanno fatto riferimento alla situazione in paesi tuttora sottoposti a regime dittatoriale (Venezuela e Cuba) oppure hanno messo l’accento su forme contemporanee di censura che si registrano nei paesi democratici, in modo più subdolo e subliminale.

UCLM ConvegnoManipolazioni che si attuano attraverso il politically correct, il marketing o il potere della religione – è stato acutamente osservato – hanno spesso come ‘mediatori’ gli stessi protagonisti delle censure dittatoriali: mezzi di comunicazione, mondo editoriale, professori, bibliotecari, genitori. Quel che risulta più difficile nella attualità è individuare come si porta avanti questa censura ‘invisibile’, ma ugualmente efficace e pericolosa per la letteratura infantile e giovanile.

A margine del congresso, nello spazio culturale ACUA, nel cuore della città vecchia, ha avuto luogo l’ inaugurazione della mostra ‘Letteratura e Potere’, con l’esposizione di pannelli che sintetizzano le attività di censura della letteratura infantile dei paesi di lingua spagnola presi in esame dal dalla ricerca.

L’esposizione è arricchita da libri purgati, manipolati o proibiti, insieme a documenti originali dell’opera dei censori, propaganda di regime, la ricostruzione fedele dell’ufficio di un censore spagnolo ai tempo della dittatura franchista, un trailer sulle finalità della letteratura giovanile, come la vedono i ragazzi di oggi, e uno spazio per ‘selfies’ con cui promuovere l’iniziativa del CEPLI su Twitter.

Anna Lavatelli

Informazioni complete sul congresso (in spagnolo): http://cepli.uclm.es