CARTA VALORI ICWA
Che cosa significa essere uno scrittore per ragazzi, qual è il suo ruolo, che rapporto c'è tra la scrittura e la salvaguardia dei diritti dei bambini?
Gli scrittori ICWA si danno un codice etico stilando una carta in cui si riconoscono come professionisti e cittadini.
Il documento definisce l’orizzonte di valori e di prospettive entro i quali si riconoscono gli associati ICWA (Italian Children’s Writers Association). Gli articoli rappresentano pertanto la base di riferimento per le scelte e i comportamenti che gli iscritti assumono nella propria attività, individuale o associativa, di scrittura, pubblicazione, diffusione e divulgazione di opere di letteratura per l’infanzia e per l’adolescenza.
ICWA è la prima associazione spontanea di autori di libri per bambini e ragazzi in ambito nazionale. Essa nasce dal desiderio degli scrittori e di tutti gli associati di vedere riconosciuto il valore della produzione letteraria (narrativa, poetica, teatrale, divulgativa, …) , capace di generare e diffondere conoscenza, cultura, amore per i testi e per la lettura.
ICWA svolge azioni di contatto, condivisione di progetti e opportunità, formazione e aggiornamento per tutti gli associati. Essa si riconosce e si caratterizza come ente di promozione culturale e sociale del proprio paese, attraverso la letteratura per l’infanzia e per l’adolescenza.
ICWA individua, infatti, nella letteratura per bambini e ragazzi la capacità di parlare ai propri destinatari principali, ma anche agli adulti, dei fenomeni sociali e storici, fotografandoli, narrandoli e interpretandoli. Riconosce allo stesso tempo la ricchezza delle ispirazioni letterarie classiche. Incoraggia le sperimentazioni creative e la più ampia libertà espressiva e produttiva.
ICWA opera per dare il proprio contributo all’attuazione:
- dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana (articolo 9)
- delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
(Traguardi per lo sviluppo delle competenze)
- della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
(in particolare gli articoli 2, 6, 7, 9, 13, 14, 15, 17, 22, 23, 28, 29, 30, 31, 32, 39, 42)
- del Manifesto IFLA/UNESCO sulle biblioteche pubbliche 1994
- del Manifesto degli Editori Europei 2019 – Per una politica europea del libro
(Per la libertà di edizione)
- dello Statuto ICWA (Atto Costitutivo dell'Associazione Culturale, art. 2)
ICWA si rispecchia in alcuni valori fondanti, che demarcano l’identità etica dell’associazione.
RESPONSABILITÀ
Noi autori ICWA crediamo che, così come le parole nominano i pensieri, ognuno di noi, scrivendo storie, nomina la propria grammatica del reale e dell'ideale, esprimendo un'idea di mondo. Per questo, l'espressione di una sintesi creativa – in questo caso attraverso la letteratura – ha sempre una dimensione etica e politica, in senso lato, di cui ognuno di noi, socio ICWA, è portatore, e di cui si assume la responsabilità. Ognuno per il proprio lavoro.
La lettura di un romanzo porta con sé la facoltà, e la possibilità, per il giovane lettore, di infinite prospettive di interazione con la storia che si racconta e, in definitiva, con se stesso: dall'immaginarsi dentro il mondo, al mettersi in discussione; dall'interrogarsi sulle emozioni e sulle relazioni affettive alla fascinazione dell'autonomia e dell'avventura. Fino alla possibilità più bella: il lettore è colui che ha il privilegio di vivere molte vite, oltre la propria. E in quella moltiplicazione di sguardi, i ragazzi si affacciano sulla complessità del mondo. Una gioia, oltre che una responsabilità, essere artefice di un processo di formazione in divenire che trova nel libro un'occasione di crescita e di costruzione identitaria.
PLURALITÅ
Noi autori ICWA crediamo nei principi della pluralità, della differenza. Ogni socio ha interessi, cultura, valori, pensieri, convinzioni, esperienze, voci, parole, sguardi, opinioni, valori, talenti e scopi, diversi. Condividere una carta dei valori non vuol dire essere uguali. Ogni socio interagisce in modo differente con la realtà, ma insieme abbiamo l'ambizione di abitare una casa comune dove possano unirci – fra le altre cose - i principi universali dell'umana fratellanza e del rispetto, in assoluta laicità e libertà di pensiero, religione, cultura.
Ognuno dei soci ICWA è, dunque, fortemente identitario nella scrittura e nel singolo percorso autoriale e professionale. Non un unico registro, ma cento sguardi differenti uniscono gli scrittori soci. Crediamo nella complessità come opportunità di maturazione individuale e perciò sociale. Crediamo nella pluralità delle voci come valore che nutre la persona e quale occasione di confronto sociale e culturale.
CENSURA
Noi autori ICWA siamo consapevoli che uno dei pericoli più nefasti che corre la letteratura, e nondimeno la letteratura per ragazzi, sia la censura. E l'autocensura. Nei tempi in cui scriviamo la Carta Valori ICWA, si affacciano nella società atti intimidatori, e giudicanti, della libertà di pensiero, parola, immagine. Si vietano libri che raccontano storie di diritti. Si leggono circolari che impongono ai pubblici uffici – scuole, biblioteche - di boicottare albi e romanzi che affrontano argomenti considerati diseducativi, non adeguati, lesivi della morale. In ogni tempo e in ogni luogo i censori hanno tentato (spesso riuscendovi) di filtrare la realtà e il sentire della società libera, addomesticando le parole.
Il libro sarà sempre uno strumento di narrazione del mondo, un testimone del tempo che gli è dato di raccontare. Per questo troverà spesso ostacoli sul suo cammino. In particolare, laddove la circolazione della cultura e del libero pensiero sono avvertiti come un pericolo dalle autorità e dal potere. Noi autori ICWA consideriamo la censura un atto di mortificazione delle intelligenze e della libertà di espressione (del lettore e dello scrittore), nonché un atto lesivo della professionalità delle figure educative a cui viene impedito, di fatto, la scelta di veicolare nella scuola, in biblioteca e in famiglia, determinati libri. A motivo di ciò, noi autori ICWA intendiamo essere garanti dello smascheramento dei possibili tentativi di proscrizione.
DISCRIMINAZIONI
Noi autori ICWA riteniamo importante diffondere una cultura della parità di genere e incoraggiare il superamento degli stereotipi e di ogni tipo di discriminazione, assumendo un atteggiamento di rispetto e cautela nella scelta dei contenuti e delle forme della nostra produzione creativa.
Anche negli albi illustrati il connubio tra immagine e testo scritto crea un effetto narrativo d’insieme che merita in tal senso una considerazione particolare. Gli autori ICWA collaborano pertanto con gli illustratori ponendo particolare attenzione ai diversi codici narrativi presenti nell’opera prodotta, come i dettagli dei contesti, del linguaggio utilizzato, delle situazioni, dell’equilibrio tra i ruoli; curano inoltre la caratterizzazione di personaggi, ambienti dove le bambine e i bambini agiscono, relazioni familiari, professionalità e mestieri, attività del tempo libero, ben coscienti che tali elementi alimentano l’immaginario dei bambini durante la lettura.
CURA
Noi autori ICWA crediamo che uno dei diritti fondamentali del lettore sia quello di leggere un libro curato e desiderato dallo scrittore. Nessuno può sindacare sulla necessità di scrivere una storia invece di un'altra, da parte di un autore. Che il romanzo, o l'albo, nasca per passione, per talento, per esigenza creativa, per diletto, per urgenza emotiva, per senso civile, per noia o per rabbia, non è importante per il lettore. Ma qualunque ne sia la ragione, ciò a cui il lettore ha diritto è la cura della bellezza di ciò che si crea.
La filiera del libro è lunga e complessa ma, per ciò che spetta allo scrittore, esso deve assicurare la sua competenza e professionalità nel controllo delle fonti, della scrittura, delle parole, del lavoro di documentazione e rilettura, ove possibile anche delle eventuali immagini e della grafica. Ogni libro è un'opera d'arte unica per il lettore che lo sceglie in mezzo a una miriade di altri libri (cogliendone anche l’accessibilità di lettura e la capacità di comunicare attraverso più codici e linguaggi): il dovere dell'autore è esserne artefice e garante. Un libro scritto male, sciatto nell'impaginazione, approssimativo nella grammatica, frettoloso o incoerente nell’impianto iconografico, trascurato nella sostanza, non ha rispetto dei lettori, e sarà autorizzato a perderne.
DIRITTO DI LEGGERE ( o PIACERE DI LEGGERE)
Noi autori ICWA ci impegniamo, durante il lavoro di scrittura e divulgazione, affinché sia riconosciuto il diritto fondamentale del giovane lettore, in età evolutiva, di poter accedere con piacevolezza e libertà alle pratiche di lettura e lottiamo affinché tali pratiche avvengano in età precoce e proseguano nelle diverse fasi della vita, fino all’adolescenza. Nella prima fase della vita, il rapporto tra bambini e libri è sempre mediato dagli adulti, per questo riteniamo importante promuovere la sensibilizzazione di genitori, insegnanti, caregiver, rispetto a questo diritto fondamentale dei bambini. La crescita del giovane lettore e la diffusione di buone pratiche di lettura, può talvolta essere compromessa da un “dover leggere” e un approccio scolastico riduttivo che spesso propone la lettura come attività obbligatoria e meramente decifrativa e non valorizza le implicazioni più belle e coinvolgenti del leggere e ascoltare storie: la letteratura parla all’animo umano e attraverso di essa comprendiamo meglio noi stessi, gli altri, il mondo.
Il piacere del leggere, l’amore per la lettura, non possono essere insegnati né appresi, ma soltanto sperimentati. Agli adulti spetta il compito di promuovere occasioni nelle quali tali esperienze possano essere rese piacevoli e offerte con entusiasmo e una certa continuità. Per questo sono importanti spazi domestici, scolastici, di comunità dove la presenza di libri sia diffusa e incentivata rispettando varietà di gusti, differenze, modalità di lettura, con un’attenzione speciale a favorire l’accessibilità anche da parte dei bambini e ragazzi che hanno bisogni speciali.
RETE
Noi autori ICWA auspichiamo e alimentiamo sinergie positive e di scambio con la scuola e gli altri partner della filiera del libro, come librerie, biblioteche, case editrici. Per questo assumono peso strategico tutte le occasioni di incontro con le scuole nelle quali si ha uno scambio reciproco tra autori, studenti, insegnanti. In tali occasioni, l’autore ICWA, ascolta e valorizza le opinioni dei bambini e dei ragazzi, favorendo la partecipazione dei lettori e lo sviluppo delle loro idee, sensibilizza i docenti, offrendo loro spunti operativi per lavorare in modo accattivante intorno ai libri, migliorare gli ambienti, le modalità, i tempi, dedicati alla lettura.
Noi autori ICWA riteniamo altresì importante tessere strette relazioni, partecipare come protagonisti e contribuire attivamente allo sviluppo di progettualità condivise di promozione della lettura territoriali e nazionali, organizzate da enti, scuole, librerie, biblioteche, case editrici; partecipare a patti della lettura regionali, costruire progetti e sottoscrivere protocolli d’intesa con enti e istituzioni che condividono obiettivi sanciti nei documenti di riferimento ICWA citati nell’introduzione, affinché la qualità delle proposte possa essere affinata e migliorata nel tempo.