Incontro con la comunità studentesca della facoltà di Scienze dell’Educazione e dei Processi Formativi, nel corso del professor Angelo Nobile.
Chi ci segue da anni sa che tra le molteplici iniziative promosse da ICWA c’è quella di rafforzare il dialogo sulla letteratura per ragazzi contemporanea con il mondo della scuola e dell’università italiana, nello specifico con gli atenei dove vengono formati insegnanti, educatori e tutti coloro si occuperanno d’infanzia per mestiere o vocazione. Martedì 3 maggio ho avuto il compito, dunque, e il piacere di tenere una lezione speciale al corso di Letteratura per l’Infanzia del professor Angelo Nobile presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione e dei Processi Formativi dell’ateneo di Parma.
Il mio desiderio è stato quello di offrire a studentesse e studenti uno spoiler - direbbero loro -, uno spunto di riflessione sulla ricchezza e sulla singolarità evidenziate in questo genere di letteratura, analizzando o spoilerando insieme alcuni dei libri che ho scritto per le divere fasce di età.
I titoli che ho selezionato sono stati: Girotondo, illustrato da A. Rivola per Fatatrac (2017), lettori 0-3; La Giungla di Tommy, illustrato da F. Sorrentino per Camelozampa (2020) lettori 4+, Il Mostro sul pigiama, illustrato da M. Bonatti per Editrice Il Castoro (2020) lettori 6+, H.H. illustrato da M. Paci per Principi e Principi (2012) lettori 9-11 e il progetto inedito: Arriva il lupo.
Naturalmente ho raccontato l’approccio creativo che si cela dietro agli albi illustrati e non solo, analizzando le diverse professionalità che collaborano alla progettazione e messa in stampa di questi. Affrontando, poi, le prospettive e le problematiche riscontrate dai libri sul territorio: l’importanza della distribuzione, la durata in libreria, la penosa questione del macero. Qui è intervenuto anche Marco Dazzani, vicepresidente di ICWA, riferendo la sua esperienza come scrittore Mondadori-Piemme.
Il nucleo della lezione è stato, tuttavia, incentrato sui linguaggi e sugli aspetti stilistici utilizzati per raccontare fiction o realtà alle diverse fasce di età. Con l’aiuto del professor Nobile abbiamo dato vita a un confronto vivace sui requisiti fondamentali che il libro per ragazzi dovrebbe possedere per non incorrere, per esempio, nella mancanza di chiarezza o troppa semplificazione, in falsi anatomici o figure molto dettagliate.
Questioni di natura formale e pedagogica solo apparentemente in antitesi, ma combinate da un giusto equilibrio affinché il prodotto libro venga apprezzato e, soprattutto, compreso dalla comunità lettrice in base al proprio sviluppo cognitivo.
Ho concluso l’incontro con lo spoiler - è il caso di dire - del mio albo, Arriva il lupo, illustrato da V. Colonnella e in via di pubblicazione con Pane e Sale, invitando la classe a puntare sulla Lettura ad alta Voce per una lunga serie di apprendimenti che quest’attività favorisce nei discenti: dall’ascolto all’immedesimazione ed empatia, dalla comprensione letterale e inferenziale al pensiero critico. Esortando, nei saluti finali, a diventare educatrici ed educatori di lettura, perché come afferma Chambers: “I lettori nascono da altri lettori”.
Carolina D’Angelo